News,Development Resources,Featured Content

receive news by mail:

Loading SpatialBundles Download list...

Commento completo al post di pollycoke su home is my desktop

Si parla di home is my desktop
Mi ha troncato il commento e quindi lo proseguo qui per completezza
Post originale su Pollycoke

COMMENTO:
Mi rendo conto che /$HOME è hardcore, veramente esagerato.Bisognerebbe svolgere valutazioni in funzione del reale utilizzo della macchina.
In fondo esiste una netta separazione di utilizzo tra un PC casalingo monoutente (mono >= 1 AND 3 < mono < 1) ed un server multiutente.
Un PC casalingo normalmente potrebbe avere uno due utenti...(3...tiè facciamo 5 nonna compresa) insomma enumerazioni umane che non sfuggono dal controllo della nostra memoria a corto termine...ovvero complessita bassa.
E' meglio evitare di trovare l'unica soluzione che va bene per tutto...non è piu questo il giusto luogo di sviluppo della discussione.
Penso che nel caso pseudo monoutente (un tipico caso è l'iBook di turno della ragazza, la mia, che ci cataloga foto e musica ed un nminimo smanettamento tra files ed internet), ecco in questo caso il sistema dovrebbe offrire una vista piu Unixless possibile.
Il filesystem Unix FHS che conosciamo è un'architettura classica Database distribuita, insomma un tecnicismo bellissimo che ci fa godere...ma va bene per ambiti tecnici /etc?? /proc?? ma che vuol dire?? (si chiede la mia ragazza)...già chiamarli /Binary /Processes /Devices avrebbe ridotto l'attrito cognitivo...
Se root fosse /Root (dark zone dedicata a noi) gia avrebbe risolto un sacco di tutte queste chiacchiere che andiamo facendo!!!
Se non fosse per un desktop launcher (virtual proxy) o un desktop nel Menu Applicazioni (virtual proxy anch'esso) la Manuela e Lavinia se ne guarderebbero di andare in /usr/bin a cercarsi nientepopodimeno che "gimp"!!!Anzi a dirla tutta...non sanno manco che cosa vuol dire /usr/bin
Cosa è Unix per quegli utenti?? Uno stato assistenzialista (proxy launchers provided by distro vendors) che se fallisce li lascia per strada? (inconsistenza classica di quando non funziona qualche cosa sotto Linux e devo intervenire io che ci capisco!!!).
Insomma il problema dell'FHS esiste ed è grave e non c'è Gnome VFS che regge.
Usare due dischi Root + Home?? E' un ottima idea, ma la root è sempre li in agguato (la possiamo nascondere alla vista totale??).
======
======
Aggiungo di seguito il mio primo commento per completezza
PRIMO COMMENTO
Per 2 anni di seguito ho svolto test desktop==home su 2 utenti novizi (3 con me) ai tempi dove Ubuntu non esisteva manco nella mente del suo grande ispiratore.
E’ ,per me, sotto sempre il concetto piu logico derivato da alcune considerazioni topologiche:
1) Nell’utilizzo quotidiano degli oggetti, l’uomo comincia a perdere orientamento se super i 3 livelli di nesting.Guardatevi intorno e vedrete che è raro superare 3 cose infilate una dentro l’altra (oggetti in scatole in cassetti ad esempio).Questa è la nostra natura…al 4 livello di nesting sbrocchiamo!!!
2) Il monitor è il computer (parafrasando Sun e la sua “Il computer è la rete”). Sembrera assurdo, ma un normale utilizzatore associa a cio che vede nel monitor…il proprio computer in temini di dati etc etc (windows è una continua violenza a questo concetto…forse Vista è andato oltre), da cio emerge che gli oggetti creati nel Desktop sono gli oggetti del nostro mondo digitale (spatial desktop esiste proprio per assecondare questo concetto). Ovvero, di nuovo, il Desktop/ è la nostra root.
Nella situazione attuale dove la deficienza (nel senso di deficere) del Gnome VFS non permette una completa virtualizzazione del FS su TUTTE le applicazioni possibili (e quando mai potrebbe se queste ultime non si adeguano utilizzando almeno il file selector GTK?? e perche mai dovrebbero applicazioni QT/FLTK/TCL/TK etc etc aderire univocamente?) ci ritroviamo una continua inconsistenza della vista del FS all’utilizzatore finale tale che: desktop==home è pericoloso (anche se necessario) perche mischia tutte le directory puntate (esposte in un’inifinita di file selectors di altrettante librerie grafiche).
Insomma la mia visione è qualcosa del genere: tutte le configurazioni devono essere esposte in una cartella del tipo $HOME/Configurations (o qualcosa di simile) tale che $HOME è una zona pulita == Desktop, root dell’utente che puo sviluppare la sua entropia.
Tornando al punto 1 desktop==home è necessario perche al livello $HOME siamo gia al 3 nesting (che viene esposto alla vista dell’utente mentre tenta di navigare tra i files): /, /home, /home/$HOME
Nonostante lo Unixware che è in me (da non confondere con SCO UnixWare) andrei addirittura oltre.
porterei le $HOME direttamente sotto root (/luca, /marco, /barbara)…sto bestemmiando? Meditate gente…meditate…
Un mio esperimento veramente estremo ha dato ottimi risultati:
Un PC monoutente aziendale in mano ad una ragazza, Manuela con configurazione root is my desktop (e le adeguate policy di scrittura e hiding dei file) ha prodotto questo: 1 anno di utilizzo ininterrotto giornaliero senza mai corrompere un solo file in root che veniva nascosto alla vista utilizzando il .hidden
Zero livelli di nesting…utente==monitor==Desktop=Root FS==Computer
Dal punto di vista dell’usabilita quotidiana è stato il massimo, ma dal punto di vista dell’amministrazione aggiornamenti etc etc…un incubo.
;)

1 commenti:

Anonimo ha detto...

"ai tempi dove Ubuntu non esisteva manco nella mente del suo grande ispiratore."

Che bei tempi. Allora la gente non pensava: Linux=Ubuntu, e c'erano grandi distribuzioni come Libranet, Kanotix e molte altre che ci sono ancora ma che sono diventate "invisibili" per i nuovi arrivati.
Spero almeno che l'arrivo di openSUSE 11.0 segni il riscatto delle grandi distribuzioni tradizionali.

Sergio1704

Etichette

Latest Releases

Starred items

Flash On The Air

Subscribe to Mailinglist

Panel

.

HCCard OpenID ClaimID

Contact Infodomestic | Terms of Use | Privacy Policy

Copyright © 1994-2011 Infodomestic.com All rights reserved.